Dalla collaborazione con un partner consolidato come Schneider Electric è nato un ambizioso progetto.
Da sempre focalizzata su performance e flessibilità, Omag ha deciso di spingere i propri obiettivi a un altro livello verso un ulteriore traguardo: la sostenibilità.
Insieme a Schneider Electric abbiamo tracciato il profilo di sostenibilità delle nostre confezionatrici valutandone l’impatto lungo tutto il ciclo di vita.
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I risultati parlano chiaro
L’assessment ha infatti evidenziato che Omag produce il 65% dei componenti internamente, e che riesce ad ottenere informazioni completamente trasparenti su tutti i materiali impiegati per lo sviluppo della macchina. In aggiunta, è emerso anche come l’azienda crei le proprie soluzioni con un design che prevede l’uso di componenti riciclati, con l’obiettivo di raggiungere un ‘rifiuto quasi-zero’ in ottica di economia circolare. Inoltre, la valutazione ha messo in luce che Omag implementa soluzioni ad elevata efficienza energetica, come i motori brushless di Schneider Electric, raggiungendo un risparmio energetico del 20%.
A coronamento di questo impegno, infine, è risultato che l’azienda impiega nella progettazione una ricerca e sviluppo costante: la modularità dei gruppi che compongono la confezionatrice semplifica l’eventuale riparazione, sostituzione e pulizia dei componenti.
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L’analisi ha permesso di prendere coscienza dell’impatto ambientale di ogni singola fase del processo di realizzazione della macchina e di agire con consapevolezza su diversi fronti con l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica, ridurre il consumo di materiali grezzi coinvolgendo la catena di fornitori in un percorso basato su reali obiettivi di sostenibilità e creazione di valore.
La valutazione a 360 gradi dell’impatto ambientale ha dimostrato non solo la sostenibilità della confezionatrice sottoposta all’analisi, ma dell’azienda nel suo complesso.