Oggi facciamo una chiacchierata con Chiara, responsabile di tutto ciò che riguarda la documentazione tecnica delle confezionatrici Omag. Nonostante la sua giovane età ricopre un ruolo molto importante e, come avrete modo di scoprire dall’intervista, Chiara è una ragazza determinata che mette impegno e dedizione in qualsiasi progetto che intraprende, dal ballo ai test di validazione: il successo è garantito.
Nome: Chiara D’Angelo
Classe: 1992
Origine: Pescara
Chiara adora i suoi due cagnolini rimasti a Pescara, un meticcio e un bassotto. Il suo piatto preferito, neanche a dirlo, sono gli arrosticini.
Chiara, raccontaci un po’ del tuo reparto. Di cosa vi occupate?
Il reparto documentazione si occupa di redigere tutta la documentazione a corredo della confezionatrice. Non si tratta solo dello “scrivere un manuale” ma di seguire tutto lo sviluppo della macchina: da come viene pensata, poi progettata e realizzata per ottenere il prodotto finito: la bustina.
Dal primo all’ultimo step c’è un mondo composto da manuali, schemi di funzionamento e procedure.
Oltre alla documentazione più “standard” mi occupo anche della parte più pratica, come validazione e qualifica della macchina, analisi di rischio e stesura dei fascicoli tecnici.
La cosa bella del reparto documentazione è che ci permette di mettere mano in diversi campi: quello della sicurezza con le analisi di rischio per valutare se tutte le funzioni della macchina sono state progettate tenendo conto della sicurezza dell’operatore che andrà ad utilizzarla, ma anche software, elettrico e meccanico per verificare tutte le operazioni compiute dalla macchina.
Tutto questo si traduce nei test di validazione IQ e OQ redatti secondo le linee guida GAMP5.
Il nostro reparto si occupa anche di certificazioni. Abbiamo il compito di analizzare e verificare se i componenti scelti e montati sulla confezionatrice sono idonei ad entrare in contatto con lo specifico prodotto e, una volta accertata l’idoneità, rilasciare una dichiarazione di conformità.
E’ un reparto in crescita: all’inizio era composto solo da me, da ormai due anni sono affiancata da Antonietta e nel prossimo futuro sono previste nuove assunzioni.
Parlaci un po’ di te. Da quanto tempo sei qui in Omag e come ci sei arrivata?
Io sono originaria di Pescara ma spostarmi da casa per me non è mai stato un problema.
Ho frequentato l’università al Politecnico di Ancona e, mentre durante la triennale avevo un appartamento li, per la specialistica facevo avanti e indietro da casa, tutti i giorni. Facevo la pendolare da quando avevo 16 anni per uno sport agonistico, danze standard o più comunemente conosciuto come balli di coppia. Dal lunedì al venerdì, uscita da scuola salivo sul treno per Ancona, mi allenavo e riprendevo il treno per tornare a Pescara. Ero una delle clienti più fedeli di Trenitalia!
Il sabato e la domenica poi erano dedicati alle gare. Era un bell’impegno ma mi piaceva molto: ho vinto sia i campionati regionali che nazionali e sono arrivata semifinalista ad un paio di gare internazionali.
Ora la musica è cambiata: abito a Pesaro, a soli 15 minuti di distanza dal lavoro!
Uscita dall’università ho cominciato a cercare lavoro e, grazie al passaparola, dopo qualche mese ero in Omag nel reparto documentazione, un ambito completamente nuovo per me, sia come mansioni che come settore.
Parto da una formazione meccanica e all’inizio è stata un po’ una sfida ma studiare, conoscere e imparare non mi ha mai spaventato, anzi, è sempre stato il motore per me, sia nello studio che nello sport. Con forza di volontà e lavoro si fa tutto.
Lavorare nel reparto documentazione è un continuo imparare. Ho la possibilità di spaziare e imparare in settori diversi, per esempio anche in ambito software dove piano piano ho imparato a leggere un programma e capire quello che vuole eseguire.
C’è un progetto in particolare che hai seguito e che ricordi con piacere?
In cinque anni di progetti ne ho seguiti tanti, dall’alimentare al farmaceutico, passando per il nutraceutico e il cosmetico.
Quelli però più interessanti e completi sono relativi al settore farmaceutico perché richiedono tanta attenzione, avendo il settore normative molto stringenti e controlli approfonditi. I manuali e documenti da produrre sono tanti e vanno redatti secondo le direttive vigenti che riguardano le specifiche funzionali della macchina, la parte di validazione IQ-OQ, fino ad arrivare alla produzione di documentazione tecnica, manuali, schemi e certificati di conformità a livello di sicurezza e di materiali utilizzati.
I miei progetti preferiti sono quelli di un paio di clienti internazionali in Italia e Francia. La cosa che mi è piaciuta di più è che ho collaborato fianco a fianco del cliente sia durante il FAT qui in Omag che in trasferta nel loro stabilimento per aiutarli a qualificare la macchina. Ma soprattutto ho potuto mettere le mani in pasta! Solitamente lavoro dietro una scrivania mentre qui ho potuto vedere effettivamente sulla macchina che quello che scrivo è realtà.
Qualche mese fa, in collaborazione con l’IT, è stato lanciato il nuovo portale My-O. Ce lo spieghi in due parole?
Mi è piaciuto molto seguire la nascita e messa in opera di questo portale, My-O. Si tratta di una vera e propria area riservata per i nostri clienti registrati dove possono accedere a tutta la documentazione della macchina da loro acquistata ed esplorarne i 3D, non solo della confezionatrice come aggregato ma anche dei singoli componenti. In questo modo è possibile focalizzarsi anche sul componente, vedere la posizione esatta in cui è montato sulla confezionatrice e, in caso di necessità, lo si mette “nel carrello” per inviare una richiesta gestita direttamente dal reparto preposto che in breve tempo invia un’offerta al cliente.
Inoltre, la digitalizzazione dei manuali e di tutta la documentazione a corredo macchina – dai classici manuali ai vari pacchetti di qualifica e certificazioni – permette di ridurre significativamente la produzione di cartaceo mettendo a disposizione del cliente tutto in un unico luogo virtuale.
Tutto questo permette di snellire i tempi di richiesta ricambi e garantisce una comunicazione più smart con il cliente.